STANDARD DI LAVORO del Bracco italiano e dello Spinone
Lo standard di lavoro è comune per le due razze.
Laddove vi sono differenze nelle prestazioni richieste, le caratteristiche precipue dello spinone sono state evidenziate.
STANDARD DI LAVORO del Bracco italiano e dello Spinone
L’andatura è di trotto lungo e veloce, ammessa qualche fase di galoppo, giustificata da situazioni oggettive. Ma l’andatura di rigore, quando affrontano il quesito olfattivo, è di trotto. È un’andatura vivace e redditizia che si svolge in diagonali quasi sempre rettilinee di un centinaio di metri di lunghezza ed anche più, ben spaziate e comunque con azione sempre adeguata al terreno da battere.
Spinone:
Il trotto dello Spinone sarà tipico anche se scaturisce da sgambate relativamente più contenute.
E’ evidente che in loro la preoccupazione del compito olfattivo è in primissimo piano e la soluzione dei vari quesiti – che nei grandi galoppatori è data quasi d’istinto, fulmineamente – richiede in loro un processo mentale complesso. La diligente cerca è allietata da un moto trasversale quasi continuo della coda. Il portamento sarà ben eretto, con collo poco proteso, per avere alta la testa.
Spinone:
L’espressione di cerca dello Spinone è coerente con la sua rusticità e denota la vocazione del cane da carniere. Pertanto la sua cerca, pur consentendo la sbrigativa esplorazione di tutto il terreno a disposizione, non tralascia la verifica di ogni emanazione. A causa del collo relativamente più corto, durante la cerca la testa dello Spinone sarà meno mobile, con canna nasale che supera di poco la linea del dorso
Entrando in un lieve effluvio, rallentano gradatamente l’andatura e rimontano verso l’origine presunta con grande prudenza, testa alta come sopra descritto, senza altra manifestazione se si eccettuano le orecchie erette al massimo e la coda immobile, un po’ cadente. Accortisi che si tratta d’un falso allarme, senz’altro proseguono, riprendendo il portamento e l’andatura abituale.
Se per contro s’avvedono che l’effluvio porta al selvatico, rallentano sempre maggiormente, così che gli ultimi passi sono lentissimi, tastando spesso con la zampa prima di posarla, come per tema di far rumore. Quando fermano irrigidiscono la coda, risollevandola. Questa in ferma ed in cerca è portata orizzontale o leggermente più bassa o leggermente più alta.
Il portamento nell’assieme è nobile, imponente, vigile, ma calmo, ben eretto e lievemente proteso in avanti, il collo un po’ montante e la testa eretta, con canna nasale rivolta verso il basso (circa 30 gradi sotto l’orizzonte).
Spinone:
Le orecchie dello Spinone, essendo meno erettili di quelle del Bracco italiano, sono mimicamente meno espressive.
Se durante la cerca tagliano una zona d’effluvio che li rende certi della presenza del selvatico, rallentano immediatamente e – prendendo nel portamento generale un atteggiamento simile a quello della ferma, solo con il collo un po’ più proteso e la coda un po’ più bassa – compiono la “filata” a rallentamento graduale sopra descritta, seguendo la retta che li unisce al selvatico. Talvolta questa filata è preceduta da un breve arresto, ma ciò non è desiderabile.
Quando poi si sentono d’improvviso a ridosso del selvatico fermano di scatto, restandosene il più delle volte eretti, o con gli arti un po’ flessi e la testa rivolta verso il selvatico. Eccezionalmente s’accosciano in pose contorte.
Quando il selvatico tenta di mettersi in salvo pedinando, il Bracco italiano e lo Spinone lo “guidano” a vento, dominando sull’emanazione diretta, mettendosi in moto gradualissimamente. Procedono così con la massima cautela, mantenendosi sempre nella tensione della ferma. Essi ripetono insomma l’azione della filata, prudentissima, ma decisa, senza tentennamenti.
E’ evidente che, dominando sull’emanazione diretta e mantenendosi il più possibile a distanza costante, condizionano il loro avanzare a quello del selvatico. E quando questo, favorito da speciali condizioni di terreno, si abbandona a fughe precipitose, sanno dimostrare che la somma prudenza che li caratterizza non impedisce loro di essere inseguitori tenaci e serrati. In questo caso, sentendosi eventualmente d’improvviso a ridosso del fuggitivo, possono venire a ritrovarsi nella circostanza di dover fermare bruscamente.
Tra le caratteristiche del Bracco italiano e dello Spinone vi è pure quella di avere un ottimo collegamento con il conduttore.
La loro natura calma e riflessiva si presta inoltre a condizionare il lavoro alle più varie circostanze, così che possono restringere le azioni sopra descritte, corrispondenti alle migliori condizioni di selvaggina e d’ambiente, in una cornice più ristretta che sia imposta da momentanee necessità. Particolarmente versatili, sono a loro agio con qualunque tipo di selvaggina ed in qualunque terreno.
Spinone:
In particolare per lo Spinone le prestazioni più esaltanti saranno nell’ambiente più coerente con la sua rusticità.