Come definire le prove con il selvatico abbattuto sotto il profilo zootecnico. Probabilmente l’anello di congiunzione più realistico tra caccia e prove. Quindi appare comprensibile che la Delegazione Lazio del Cisp abbia questo chiodo fisso che parte dai lontani anni ’80 del secolo scorso, quando il teatro di queste prove era l’azienda di Castelvecchio dell’Ing Franco De Angelis e la giuria era composta dal gotha dei giudici capitanati dall’avv.Radice, allora Presidente dell’ENCI. Sono passati tanti anni ma la motivazione resta la stessa.Verificare la razza al cospetto di terreni selettivi dove l’incontro non è scontato e valutare la dote del riporto cosi’ importante nell’ambito venatorio e non solo per la nostra razza. La prova del 18 novembre ha soddisfatto in pieno questi requisiti. Sedici soggetti nella Libera italiani suddivisi in due batterie e quattro nella prova Giovani. Nella prova  Libera gli Esperti/Giudici Nurra e Massimino hanno premiato con il 1°Molto Buono Etruscan Alice (Epithelium Refosco x Etruscan Cincillà) del toscano Daniele Mattei davanti alla Braccara italiana Nike di Ottavio Mencio con la stessa qualifica. Sergio Bianconi ha assegnato il 1° Molto Buono allo Spinone Celsus Aulus Cornelis (Varenne del Subasio x Perla del Subasio) di Paolo Graziani davanti a Riekonnaurun Ukko (Ario delle Acque Alte x Riekonnaurun Imma) entrambi con la qualifica di Molto Buono. Proprio le difficoltà di cui parlavamo hanno determinato la selezione nelle prestazioni e nelle qualifiche. Il Trofeo veniva quindi assegnato ad Etruscan Alice in virtù dell’età più giovane.Nella prova Giovani quattro soggetti con buone qualità tra cui spicca il 1° Eccellente di Ferentum Druso (Ferentum Aimone x Saray), Spinone di Davide Monaco, entrambi all’esordio. Al 2°Molto Buono il bracco Vasco di Pierallini. Bella giiornata di cinofilia venatoria propedeutica ai prossimi quattro giorni del Trofeo Massimino.

La Delegazione Cisp Lazio