Credo che il Trofeo Massimino sia una delle prove più longeve del panorama cinofilo nazionale. Sono 34 anni che Bracchi e Spinoni si ritrovano nei terreni di aziende faunistiche del viterbese per confrontarsi in prove molto vicine alla caccia .Unico comune denominatore oltre all’inevitabile passione è la valenza tecnica di queste prove costituite soprattutto dalla natura del territorio che anche in questa edizione ha risposto alla grande con l’Azienda Capocecera nel comune di Graffignano. Qualcuno vuole accomunarle alle prove S. Uberto ma purtroppo o per fortuna non è così. Altri dicono che l’incontro deve essere garantito a tutti ma sempre purtroppo o per fortuna non è così ma è dovuto alla natura del terreno che pretende un metodo di cerca valido e una selvaggina non facilmente localizzabile oltre ovviamente alle qualità dei soggetti. Le relazioni della prova renderanno merito a quanto affermato. Settantacinque turni a catalogo eccetto qualche sparuto assente, suddivisi in Speciale Spinoni in coppia, libere continentali, oaks e giovani. Importante la presenza di 14 giovani in due giornate. Il resoconto dei risultati racconta di 1 cac, 8 ecc e 6 mb per un totale di 15 qualifiche, che risulta essere il 20%. Infine, la selezione prevede massima selettività riguardo la ferma ed il riporto da cui non si può prescindere. La selvaggina non deve costituire alcun alibi per ferme poco solide così come il riporto deve essere sollecito. Come dicevo spicca il cartellino di Ambra della Becca di Luciano Caspani condotta da Dario Berna che sancisce le qualità espresse dalla Coppa Europa passando per le classiche su quaglie. Lo spinone Billo di Oriano Marchetti condotto da Roberto Renzi bissa il successo nel Massimino edizione 2022 con tre qualifiche di Eccellente risultando il soggetto più positivo ed affidabile. Doppia qualifica anche per Sartacus di Claudia Di Pasquale condotto da Paolo Graziani. Billo in virtù dei tre risultati ha vinto anche il Trofeo Ferentum Omero per il miglior Spinone della manifestazione e il Trofeo del Gruppo Cinofilo Capitolino per il miglior continentale. Il bracco Atos di Cascina Croce dei Gritti e condotto da Dario Berna ha vinto il Trofeo Sauro del Cigliolo per il miglior Bracco italiano. La Delegazione Lazio del Cisp condotta da Sandrino Piacentini ha voluto ricordare l’amico Piero Di Gregorio con un premio che intendeva premiare il miglior Spinone tra i trofei Tassara e Massimino e lo ha vinto Etruscan Alice di Daniele Mattei con un doppio Molto Buono. Miglior femmina Lea di Giovanni Trapani condotta da Dario Berna e miglior giovane Ferentum Druso di Davide Monaco.

Luca Massimino